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calopsitteBene! Riguardo a questo simpatico pappagallino direi che non c’è molto da dire se non che è diventato il più conosciuto e forse amato nelle nostre zone per la sua capacità di adattarsi al nostro clima. Soggetto che troviamo in tantisime mutazioni di colore, in alcune di queste è praticamente impossibile distinguere il maschio dalla femmina. Facile da allevare ma attenzione all’alimentazione: alcuni cibi sono nocivi per la calopsite (AVOCADO-PREZZEMOLO-TABACCO) ed anche alcune specie di rami (CILIEGIO-ALBICOCCO-PESCO-SUSINO); amano molto le spighe di panico fornite pochi semi di girasole.

ALLEVATO A MANO

Direi che è bellissimo allevare a mano una calopsite, non si dimentica più dell’affetto che gli viene dato durante lo svezzamento. Ha persino bisogno di avere contatti con il proprio padrone. Molti dei soggetti che io ho allevato dopo circa un anno hanno cominciato a fischiare qualche ritornello e ripetere alcune parole. Consigliato calorosamente anche ai bambini.

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